Conte aos seus amigos sobre este item:
La Voragine
Ermanno Rea
La Voragine
Ermanno Rea
L'Italia vista come un immane, caotico cantiere dove si ci si scava un inutile buco sotto ai piedi. Ori e il Capo sono rimasti soli a fingere, a credere, oppure solo a sperare di lavorare, ma non hanno ordini, nessuna direttiva, zero programmi. Dall'alto una voce sempre più gracchiante, assordante, inquietante intima di SCATTARE! Ma dove? In che direzione? E poi: è un ordine? O è un contro-ordine mascherato da ordine? Una rinarrazione di un classico della letteratura teatrale italiana acclamato dalla critica. Dalla prefazione di Ermanno ReaUna metafora del nulla che ci schiaccia, che ci pone di fronte alla crudezza di una realtà fine a se stessa; una metafora che sa farsi sberleffo, irriverenza, scur-rilità; che sa trascinarci con disinvoltura nel baratro dell'assurdo. Tanto, al di là delle apparenze, non ci sono che loro, le ombre, il grande vuoto della Vora-gine, e ci sono le sofferenze e le umiliazioni di Ori per forza di cose senza alcuna prospettiva di riscatto. Eppure questo dialogo del nulla, forse proprio per il suo pessimismo radicale, ha una straordinaria forza di trascinamento: irrita, impietosisce, commuove, turba, allarma. Mette addosso quello scompiglio che soltanto i grandi testi sanno suscitare. (Ermanno Rea) Dal saggio di A. Acanfora: Nella letteratura italiana la trasposizione dalla scena alla narrativa è una pro-cedura poco frequente, infatti, accanto al celebre Dal tuo al mio di Verga si registrano pochissimi episodi quali Sogni e bisogni... incubi e risvegli di Vin-cenzo Salemme e La voragine di Enrico Bernard. Si tratta di due esempi inusuali di un'opera nata per il teatro e trasformata in romanzo dallo stesso autore. Con il romanzo La voragine, a distanza di venti anni dal debutto del testo teatrale, Bernard ritiene di aver dato vita a un nuovo genere lette-rario: il "treatment teatrale". A tal proposito afferma Bernard: In verità mi sembra di aver scritto un nuovo testo letterario. È stata questa primavera che, rileggendo dopo due decenni il testo teatrale, sono stato colpito dall'appa-rato dialogico che poteva anche vivere pienamente in un te-sto letterario. Da qui la decisione a riprenderlo e conferirgli un andamento narrativo. Ho pensato, non lo nascondo, al grande successo della trattatistica nel nostro Rinascimento, un genere letterario ritenuto obsoleto, e che invece trovo di grande attualità e modernità. È venuta da sola la decisione di definire la mia tecnica narrativa "Treatment teatrale". Nel complesso le numerose esperienze di riscrit-tura che caratterizzano la letteratura teatrale con-temporanea sfuggono a una rigida classificazione in generi e sottogeneri, infatti molte opere rom-pono i confini e presentano una morfologia che non rientra nelle categorie canoniche. È una pro-duzione teatrale che fa dell'ibridismo una nuova forma artistica, che in termini di contaminazione e mescolanza presenta non solo la frantumazione, la trasformazione o la sovrapposizione dei generi, ma anche la contaminazione dei linguaggi (parola, musica, canto, arti visive) e della lingua (plurilin-guismo). Annunziata Acanfora, Università di Salernohttp: //elea.unisa.it/bitstream/handle/10556/785/A.%20Acanfora.%20Teatro%20e%20romanzo%20nella%20produzione%20letteraria%20contemporanea.pdfEnrico Bernard, polemista, scrittore, saggista, filmaker e drammaturgo è nato in Svizzera da padre napoletano e madre olandese, vive tra New York, Roma, Zurigo. I suoi lavori sono pubblicati in Italia da Bulzoni e Editori Associati. Docente e artist in residence in prestigiose università USA.
Mídia | Livros Paperback Book (Livro de capa flexível e brochura) |
Lançado | 27 de novembro de 2017 |
ISBN13 | 9783038410997 |
Editoras | Beat Entertainmentart |
Páginas | 258 |
Dimensões | 140 × 216 × 15 mm · 240 g |
Idioma | Italian |